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Strada dissestata: escluso il risarcimento al motociclista caduto in una buca visibile (Cass. Civ. ordinanza n. 27724/2018).

Il conducente di un ciclomotore aveva citato in giudizio, avanti il tribunale di Napoli, il Comune di Ischia per ottenere il risarcimento dei danni dallo stesso subiti a seguito di una caduta verificatasi a causa di una buca presente sul manto stradale.

Il tribunale accoglieva le richieste del motociclista attribuendo la responsabilità della rovinosa caduta all’Ente.

Il Comune impugnava la sentenza avanti la Corte d’Appello di Napoli.

Quest’ultima accoglieva l’appello poiché essendo la buca ben visibile, quindi evitabile, la responsabilità del sinistro doveva ascriversi alla condotta imprudente del danneggiato.

Il motociclista allora ricorreva in Cassazione.

La Suprema Corte, con ordinanza n. 27724/2018, rigettava il ricorso di quest’ultimo condividendo la motivazione della Corte d’Appello di Napoli fondata sull’esclusione del nesso causale, interrotto dal caso fortuito, rappresentato dal fatto del terzo (nel caso di specie, il motociclista).

Nell’ordinanza in commento la Cassazione ha affermato che la ricostruzione operata dai giudici d’appello era prettamente fattuale, muovendo dalla condivisibile premessa giuridica secondo cui il principio per il quale l’utente della strada deve poter fare affidamento sull’apparente transitabilità della stessa è limitato da quello di autoresponsabilità, in base al quale l’utente è gravato di un onere di particolare attenzione nell’esercizio dell’uso ordinario e diretto del bene demaniale.

Nel caso di specie, con una valutazione esclusivamente in fatto e sostanzialmente non contraddetta dallo stesso ricorrente, la Corte d’Appello ha ritenuto assorbente la circostanza che la buca presente sul manto stradale, che aveva determinato la caduta del ciclomotore, si presentava in maniera assolutamente chiara, di ampie dimensioni ed era ubicata al centro della carreggiata percorsa dal danneggiato.

In ragione delle concrete condizioni temporali e ambientali (pieno giorno, mese di settembre, forte luminosità naturale) tale buca si presentava di apprezzabili dimensioni, non ricoperta da materiale di sorta, collocata al centro della semicarreggiata di pertinenza del motociclista nell’ambito di un più ampio tratto stradale, tutto dissestato e sconnesso.

Pertanto, secondo la Suprema Corte, l’utente che avesse basato la dovuta attenzione e cautela richiesta dalla concreta situazione di fatto delle condizioni del manto stradale avrebbe potuto ragionevolmente rendersi conto del tratto vistosamente sconnesso e dissestato, così evitando la buca.